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Il retro di copertina recita: «la visione femminile dell’amicizia». Non sono pienamente d’accordo. C’è, è vero, tutta la quotidianità della vita universitaria poi ci sono le alleanze, i tradimenti, le illusioni?ma manca una certa profondità. Le narrazioni delle quattro amiche si alternano attraverso i vari monologhi: e questo è positivo, così si ascoltano le voci di tutti i personaggi, però il linguaggio è piatto (mancano le metafore) e monocorde: possibile che donne così diverse parlino tutte nello stesso modo? Il libro però ha una sua grazia e porta avanti la tesi che ci sia, nel genere femminile, una specie di saggezza: quel sentimento di comprensione e accettazione che ci fa «tenere per mano» con le nostre amiche per affrontare, insieme, le vicende della vita.
Bel libro, mi è piaciuto molto. Racconta l’amicizia ventennale tra quattro donne, ciascuna delle quali con qualche segreto da svelare. Ognuna si dovrà ricredere sull’idea che si era fatta delle altre. La scrittura è semplice e la lettura veloce, i fatti si susseguono in maniera incalzante. Passioni, tradimenti e segreti verranno alla luce, da leggere.
La storia è pittosto leggerina…quasi da spiaggia direi! E’ interessante il metodo narrativo che consiste nel far parlare alternativamente le 4 protagoniste della storia indipendentemente…così che di uno stesso episodio abbiamo i diversi punti di vista…comunque rimane abbastanza scontato. Si legge bene. PS: ma secondo voi, Claire se ne va in Australia?
Ho letto altri libri di Catherine Dunne, questo non mi ha per niente convinta. Il racconto corale è poco convincente, i personaggi poco approfonditi e il finale l’avevo capito a tre quarti del libro. Spero ritorni presto l’autrice che mi ha affascinata con La metà di niente e L’amore o quasi.