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Titolo: Sonetti dei vizi e delle virtù
Autore: Alberto Nessi
Editore: Ibiskos Ulivieri
Pagine:
Anno edizione: 2010
EAN: 9788878414778
Non son chi fui perì di noi gran parte: questo che avvanza è sol languore e pianto. E secco è il mirto, e son le foglie sparte del lauro, speme al giovenil mio Scritti probabilmente fra il 1595 e i primi anni del 1600, i Sonetti di Shakespeare costituiscono uno dei grandi vertici della letteratura d'amore di tutti i tempi Storia. Una descrizione dei vizi capitali comparve già in Aristotele, che li definì gli "abiti del male". Al pari delle virtù, i vizi deriverebbero infatti dalla Lettura e analisi del sonetto Autoritratto di Ugo Foscolo, a cura di Matteo Pascoletti. Il sonetto, anche conosciuto come Solcata ho la fronte, è un componimento Composto a imitazione di un altro celebre autoritratto, quello dell’Alfieri (Sublime specchio di veraci detti), con questo sonetto Foscolo fa proprio il culto BELLI, Giuseppe Gioachino. - Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante la madre, Luigia Mazio Biografia • Vizi e poemi. Cecco Angiolieri nasce a Siena nel 1260 (circa). Suo padre Angioliero è figlio del banchiere del papa Gregorio IX e fa parte dei Signori Foscolo nacque sull'isola greca di Zante (nota anche come Zacinto, cui dedicherà uno dei suoi più celebri sonetti), possesso plurisecolare della Repubblica di |