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Quando ho deciso di immergermi nella lettura di questo libro mi sono detta: «Va bene, leggo qualche pagina e poi vado a dormire». Ecco, se anche voi avete intenzione di partire da questo ragionamento, sappiate che sarete sconfitti al primo colpo (anzi, alle prime righe!) per cui scegliete almeno la serata adatta, quella che precede un giorno in cui non dovete svegliarvi presto. Il libro infatti, ti cattura completamente e non puoi fare a meno di chiuderlo prima di essere arrivato all’ultima pagina (e giunti a quel punto, riporlo sullo scaffale della libreria è un vero dispiacere) insomma: nel giro di qualche ora è bello che divorato. Gli ingredienti che compongono la narrazione sono semplici e unici allo stesso tempo: due novelli sposi condividono con il lettore le loro storie, quelle legate alla coppia e quelle appartenenti al vissuto personale che ha preceduto il loro primo incontro. E cosa c’è allora di speciale e di «fuori dagli schemi» in tutto ciò? Il titolo e l’immagine di copertina già dicono tutto, o meglio, svelano quel poco che basta per stuzzicare la lettura, che consiglio senza ombra di dubbio. La storia, presentata sotto forma di racconti scritti a quattro mani, strappa numerosi sorrisi, ma induce senz’altro alla riflessione su più fronti. Una scrittura limpida e piacevole con due stili diversi, ma ugualmente ironici e accattivanti che talvolta sfociano in momenti di autentica e ben congegnata suspense. Non mi sono fatta mancare qualche lacrima di commozione.