Storia d'inverno Scarica PDF EPUB

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Storia d'inverno

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Titolo: <strong>Storia d'inverno</strong></br></br>
Autore: <strong>Mark Helprin</strong></br></br>
Editore: <strong>Neri Pozza</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788854506763</strong></br></br>

<p>Peter Lake è un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie. Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell'ordine sguinzagliate contro il grande crimine. Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall'angolo della bocca all'orecchio. È un criminale e, come tutti i criminali, vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza alla maniera di volgari rubagalline. Li vuole perché brillano e sono puri. Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d'arte "degne di lui", importate dall'Europa a bordo di lussuosi panfili. Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan. Avvezzi come sono all'omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l'avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza. Dal romanzo è stato tratto, nel 2014, il film omonimo diretto da Akiva Goldsman.</p>
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Dal talento visionario di Helprin emerge una storia complessa in cui passato e presente si fondono in un’unica, onirica dimensione. Al centro, la città (Manhattan), che contempla, ostile e insidiosa come un serpente, le umane vicende avvolta nelle spire dell’inverno, indifferente ai destini degli uomini che la popolano e che si contendono, buoni e cattivi, la sopravvivenza sulle sue strade. Di contro, oltre il muro di nuvole, la baia e il lago dei Coheeries, con i suoi spazi aperti e variegati, in dickensiano contrasto col crudele mondo cittadino, compongono un’oasi di luce intorno ai numerosi protagonisti, in un intreccio immaginifico da fiaba moderna. Un’insolita storia di morte, di resurrezioni e di passioni che attraversa il tempo, dall’Ottocento fino alle soglie del III millennio, guidata dalla musica e dai colori, dal buio e dalla luce, dalla trasparenza delle emozioni e dall’estrema varietà dei sentimenti umani, che incanta ed attrae con le arti di una scrittura ammaliatrice e penetrante, in cui l’analogia e la metafora assurgono a vette di puro splendore, e invoglia il lettore a superare le oltre ottocento pagine del romanzo, premiando la sua costanza con il piacere di una lettura oltremodo raffinata.

Francamente non mi è piaciuto, lungo, troppo descrittivo e la storia alla fine non mi è stata molto chiara. Non lo rileggerei nè lo consiglio

Un vero mattone!!! Di fatto e di sostanza! Descrizioni troppo lunghe su qualsiasi cosa che ti fanno perdere il filo del discorso. Non sono riuscita a finirlo: a pagina 300 ho deciso di abbandonare!! (cosa mai successa per me). Lo consiglio solo a chi, diversamente da me, ama le descrizioni lunghe e minuziose. Anche la trama non è nulla di che.

Ho comprato il libro invogliata dai voti altissimi visti nelle recensioni ma è stata una grande delusione… un mattone pesantissimo! Ho trovato la trama molto lenta, piena zeppa di descrizioni lunghissime di qualunque cosa e ai limiti del surreale soprattutto perchè priva di riferimenti spazio - temporali precisi… dopo un pò mi sono persa… Un libro che non consiglierei.

Un vero mattone per costruzioni edili sospese tra spumeggianti nubi bianche ed impenetrabili lastre di ghiaccio. Per l’appunto … un romanzo impenetrabile, troppo evanescente.