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Studio illegale

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Titolo: <strong>Studio illegale</strong></br></br>
Autore: <strong>Duchesne</strong></br></br>
Editore: <strong>Marsilio</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2011</strong></br></br>
EAN: <strong>9788831708111</strong></br></br>

<p>Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Crunthurst and Kropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più grandi colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazione di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e i deliri di un capo sempre su di giri. È l'inizio di un turbine di eventi e incontri che investe l'immobile routine di Andrea spazzandone via certezze ed equilibri. Tra un privato sempre più a rotoli e la catastrofe lavorativa incombente, Andrea arriverà a fare i conti con la sua vita, l'unica professione per la quale non ha mai sostenuto un colloquio. Federico Baccomo, in arte Duchesse, ha vissuto e lavorato nella sede milanese di un primario studio legale internazionale, dove si occupava di M&A, capital markets e altre materie che abbiano un'allettante traduzione in inglese. Nell'aprile 2007, ha debuttato sul web con il blog Studio illegale, raccontando la vita quotidiana degli avvocati d'affari, tra miserie ed esaltazioni, solitudini e nevrosi, blackberry e buoni-taxi.</p>
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Il film narra la storia di Andrea Campi (Fabio Volo), giovane avvocato di successo, che lavora a Milano in uno <strong>studio</strong> di diritto internazionale.<br/>With Fabio Volo, Zoé Félix, Ennio Fantastichini, Nicola Nocella. A comedy about a young lawyer of a prestigious firm but with a catastrophic private life.<br/>Fin dalla sua fondazione nel 1948, lo <strong>Studio</strong> Chiomenti si è distinto per la cura dei rapporti e delle qualità personali dei propri professionisti.<br/>Presenta sistemi e metodi di gioco per lotto, superenalotto e roulette, oltre a vari archivi in excel ed alle tecniche proposte dai visitatori.<br/>CATANIA – Rinviato a giudizio per concorso esterno all’associazione mafiosa l’Editore Mario Ciancio Sanfilippo. Il Gup di Catania, Loredana Pezzino, ha rinviato <br/>Con oltre 250 professionisti, 57 soci e 5 uffici operativi in Italia e all’estero Milano, Roma, Bruxelles, Londra e Shanghai, Nctm è riconosciuto come uno dei più <br/><strong>Studio</strong> Medico di Dermatologia e Venereologia Dott. Marco Tracanna e Dott.ssa Daniela Di Rollo <strong>Studio</strong> di Pescara : Piazza Ettore Troilo, 23 Complesso Accademia - Nei <br/><strong>Studio</strong> Dermatologico Venereologico - Dott. Tracanna - Dott.ssa Di Rollo - Mappatura dei nei
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Quindi non solo gli avvocati americani di Grisham vengono schiavizzati in grandi studi legali, depredati della loro vita privata, in continua ansia di venire sostituiti appena mostrino il fiato un po’ corto dopo notti alla scrivania, dimentichi di cosa voglia dire un pasto sano a ore regolari, con un vago ricordo dei concetti di socialità e tempo libero. Duchesne ci mostra la copia italiana, o meglio milanese, del modello USA, con una capacità icastica non indifferente, continuamente oscillante fra l’ironico, l’esilarante e il melanconico: non possiamo non tifare per Endriu, il protagonista, che dopo anni di servitù decide di sottrarsi all’ingranaggio infernale e ritrovare la libertà e l’amore, anche se, conoscendo la prescelta, donna in carriera anch’ella, ci permettiamo qualche dubbio sulla durata della love story. Una lode particolare all’accuratezza lessicale dell’autore che sa mettere sempre la parola giusta al posto giusto. Non do il massimo perché secondo me la parte riguardante Dubai è un po’ tirata per le lunghe e si poteva arrivare alla conclusione con qualche pagina di meno. Comunque, il libro è estremamente piacevole e, come dicevo, ben scritto, il che costituisce già un pregio implicito.

Ironia e leggerezza non significano sempre vuoto di contenuti. Anzi, penso che scrivere in modalità «sorriso»senza scadere nella forzatura sia estremamente difficile. Mi è piaciuto perchè il tema trattato è pane per i denti dell’Autore, e si percepisce bene, perchè la scrittura e la struttura ci sono e sono godibili. Il voto alto ci sta tutto, per la sua «categoria» e per le risate che ogni tanto mi ha strappato.

A leggere i commenti entusiastici si direbbe che siamo in presenza di un nuovo ennesimo grande romanziere italiano, ironico, cinico, mordace…ma io resto interdetto. Per carità racconto ben scritto e scorrevole (e nn è’ poco!), ma senza sostanza…leggero come un ghiacciolo dissetante d’estate…sarà che l’ho letto a dicembre…ma nn mi ha lasciato nulla…vuoto come la confezione dei regali di natale obbligati e senza passione…e poi buono per un blog serale, da leggere tra una fiction ed un talk, dopo il dolce a cena, neppure granché prima di addormentarsi…una storia inconsistente e banale…una grande delusione, viste le premesse…

Bellissima sorpresa! La dimostrazione di come si possa scrivere un romanzo moderno, arguto, ironico, di attualità senza volgarità, violenza o colpi sensazionalistici. Descrizione dei personaggi e delle situazioni azzeccatissime. Finale «rosa

Duchesne scrive bene: metafore, iperboli, stile deciso e conciso. Il romanzo descrive piuttosto bene l’alienazione e i pensieri nevrotici di un giovane professionista fagocitato dal suo lavoro, così come la veste sottilmente ricattuosa dell’adagio «lavorare per crescere» che tanti giovani professionisti (o aspiranti tali) si sentono ripetere fino alla nausea a fronte della quasi totale mancanza di appagamento lavorativo (per la serie: non ci sono i soldi, non c’è gratificazione alcuna, la gloria arriverà, dicono). E’ precisamente per questo fluido monologo dissacrante che val la pena leggere questo libro, che poi nasce dall’omonimo blog: purtroppo, molte parti davvero gustose del blog qui non le troverete, verosimilmente perchè l’Autore, dovendo adattare il blog a romanzo, ha dovuto eliminare alcune parti per creare un collante unico per la trama. Eppure, per quanto mi sia divertita a leggere questo libro, proprio la trama è il suo punto debole: è infatti proprio qui che perde di originalità, molti personaggi sono un po’ caricaturali e le vicende stiracchiate verso un finale troppo immediato e «harmony». Rimane comunque una lettura godibile, anche se rimane il dubbio che forse riportare semplicemente e fedelmente il blog sarebbe stato meglio.