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Questo è in assoluto il libro che mi è piaciuto di meno di questa trilogia. Non si può dire che sia prevedibile, perché non lo è affatto, e comincia coi colpi di scena già dall’inizio. Quello che in questo libro non ho proprio sopportato è stato il comportamento della protagonista. Si è comportata completamente all’opposto del suo carattere. Dice di amare tantissimo Finn, ma poi si innamora di Loki, dice di non voler essere la principessa, e invece accetta addirittura di diventare la regina. Questo libro, in definitiva, manca totalmente di coerenza. Ha un pò recuperato nel terzo, ma nonostante questo, non me la sento di dare 3/5, perchè l’unica nota positiva che ci ho trovato sono stati Matt e Willa. E’ solo grazie a loro che questo libro non riceve da parte mia un bel 1/5.
Torn ti destabilizza… lascia l’idea che sta per accadere qualcosa di assolutamente nuovo e innovativo, per nulla banale: la scelta del compagno da parte della protagonista…una volta tanto si ha la sensazione che non sarà il solito terzo incomodo a fare la parte del perdente…c’è un solo problema in tutto questo: il primo amore di Wendy è, a differenza degli insulsi Edward di Twilight e vari cloni, davvero eccezionale.E forse l’unica volta in cui la scelta doveva essere la «classica
Dopo aver letto il primo capitolo di questa famosa trilogia (qui potete trovare la mia precedente recensione), mi sono fiondata su «Torn». Nutrivo grandi aspettative su questo secondo libro e devo dire che in gran parte sono state esaudite. Leggendo il secondo libro, mi sono sempre più convinta che l’enorme boato mediatico che ha anticipato l’uscita italiana di questa trilogia, l’abbia decisamente penalizzata. Nel secondo capitolo la Hocking delinea una storia che si fa sempre più interessante ed opta per delle soluzioni narrative non banali ed efficaci. Il target rimane il pubblico giovane, ma questo secondo capitolo si presenta molto più profondo e veritiero ripetto al primo e quindi adatto anche ai più grandicelli, che vogliono una lettura non complicata e piacevole. Una nota interessante è la scelta della copertine, che trovo davvero belle. Come per il primo libro, la casa editrice usa delle immagini suggestive, decorate con colori in contrasto e tenendo alcuni elementi in sovrapposizione: davvero una scelta invitante! Un secondo capitolo che non mi ha deluso, ma che al contrario ha confermato questa trilogia come una lettura interessante. Fino ad ora la Hocking ha intessuto una trama avvincente e complessa, facendo scelte sensate e non banali. Sono davvero molto curiosa di vedere come la scrittrice ne uscirà: qui c’è rischio delusione o grande colpo di genio. Resto in attesa!
La cover è piacevole, soprattutto perchè viene ripresa la tecnica del rilievo già usata per le farfalle e il titolo nel primo romanzo,una scelta che dà quel tocco in più al libro. Le pubblicazioni Lain si distinguono da altre case editrici,perchè oltre a pensare alla sovraccopertina,pensano anche al libro vero e proprio,infatti togliendola possiamo trovare le foglie rosse su uno sfondo nero,e non semplicemente uno sfondo monocromatico. Torn può essere letto anche non avendo comprato il primo,perchè nel primo capitolo la scrittrice ci fa un breve riassunto di Switched: è utile,anche per riprendere il filo del discorso. Ho trovato Torn avvincente e romantico,e anche se il primo mi è parso molto più scorrevole,anche questo non mi ha deluso. In questo secondo capitolo vengono approfonditi i vecchi personaggi e ne vengono introdotti di nuovi: Dave,il nuovo cercatore di Wendy e Loki,principe Vittra. Continua,anche in questa saga,la presenza di due ragazzi che si contendono la bella protagonista: Finn,occhi neri,dal carattere ombroso e Loki,occhi color miele,pieno di vita,intraprendente,e con un gran senso dell’umorismo. Tra i due preferisco sicuramente Loki,perchè lotta per l’amore della principessa,mentre Finn si perde subito d’animo,e in questo secondo capitolo non mi piace per niente il suo comportamento. Wendy,la protagonista,è davvero un bel personaggio: non è la fanciulla indifesa,impaurita,che aspetta chissà cosa,ma è una ragazza che si rigira le maniche,che lotta ed ha fegato..è una principessa moderna. Lo stile dell’autrice continua a piacermi molto: è scorrevole,divertente (spassosi i dialoghi con Loki),come ho detto romantico,e in questo caso più descrittivo. La storia in molti punti è imprevedibile: fattore positivo,perchè una storia prevedibile diventa noiosa.