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Torn. Ritorno al regno perduto

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Titolo: <strong>Torn. Ritorno al regno perduto</strong></br></br>
Autore: <strong>Amanda Hocking</strong></br></br>
Editore: <strong>Fazi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788876251535</strong></br></br>

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Biografia. Figlia di Elliot Imbruglia, italiano di Lipari, e di Maxene Anderson, australiana, Natalie Imbruglia nasce a Sydney e cresce a Berkeley Vale.<br/>io sono andata due volte a Medjugorje, e vi ritornerò finché vivrò. Portero quest’anno anche persone che vivono all’estero. c’era un parroco con noi che non <br/>Jimmy Rabbit: “Elvis non è soul”. Suo padre: “Elvis è Dio!”. Questa piccola citazione, tratta dal film di Alan Parker “The Commitments”, aiuta a <br/>Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale <br/>Il concetto che anima i Queen è quello di essere regali e maestosi. Il glamour è parte di noi e vogliamo essere dandy Freddie Mercury Siamo abbastanza esagerati, ma <br/>Lo sguardo del penultimo verso è quello che si spinge oltre i confini del visibile per diradare il mistero, o quello più ampio, e finalmente rivelatore, che ci <br/>Avete presente quei libri che aspettano di essere letti da anni e che poi decidete di divorare in sol boccone? Be' è il caso di Starcrossed di Josephine Angelini <br/>The Walking Dead Svegliatosi dal coma dopo essere rimasto ferito mentre era in servizio, il vice sceriffo Rick Grimes scopre che il mondo non è più come lo aveva <br/>Racconti di Bruno Ferrero. I DUE SPECCHI Un giorno Satana scoprì un modo per divertirsi. Inventò uno specchio diabolico che aveva una magica proprietà: faceva 
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Abbiamo lasciato Wendy appena tornata a casa dopo essere scappata dal regno dei Trylle. Ora è tornata a casa e deve spiegare a Matt tutta la storia, anche se non sarà facile, e fargli conoscere il suo vero fratello. Peccato che i Vittra sono sempre sulle sue tracce per rapirla, e anche i cercatori le sono dietro per riportarla al regno, ma non più Finn, non è più lui il suo cercatore ma Duncan. Peccato che i Vittra sono un passo avanti e rapiscono lei, Matt e Rhys. Nel regno dei Vittra Wendy farà delle scoperte a dir poco sorprendenti, e sopratutto finalmente capirà perchè sono così interessati a lei. Non solo perchè è la principessa come già sapevamo, c’è molto di più. Saltiamo qualche passaggio e Wendy farà ritorno al suo regno, dove la aspettano sua madre, tutti i doveri di corte e sopratutto dovrà iniziare l’allenamento per tenere a bada ed imparare ad usare i suoi poteri. Ma la tranquillità nel regno durerà molto poco, un intruso arriverà alla porta e susciterà sentimenti molto contrastanti nella principessa. No non è Finn, lui bene o male è sempre li, anche se cerca di nascondere talmente tanto i suoi sentimenti che arriverà ad evitare qualunque contatto con Wendy, anche di rivolgerle la parola, e sappiamo che la nostra amica non è proprio la persona che sta zitta se c’è qualcosa che non le va. Intanto con Tove inizia l’allenamento per controllare i poteri, e i primi progressi si vedono. Riuscirà anche ad avere un chiarimento con la regina sua madre, ma anche questa tregua durerà poco, il tempo necessario di scoprire il risvolto della medaglia di possedere la magia, e capire i motivi per cui tempo addietro la regina ha fatto alcune scelte . Ma la vita di corte sappiamo essere piena di insidie e di decisioni importanti da prendere, alcuni difficili per il bene del regno, e la più importante spetterà proprio a Wendy prenderla…

Questo è in assoluto il libro che mi è piaciuto di meno di questa trilogia. Non si può dire che sia prevedibile, perché non lo è affatto, e comincia coi colpi di scena già dall’inizio. Quello che in questo libro non ho proprio sopportato è stato il comportamento della protagonista. Si è comportata completamente all’opposto del suo carattere. Dice di amare tantissimo Finn, ma poi si innamora di Loki, dice di non voler essere la principessa, e invece accetta addirittura di diventare la regina. Questo libro, in definitiva, manca totalmente di coerenza. Ha un pò recuperato nel terzo, ma nonostante questo, non me la sento di dare 3/5, perchè l’unica nota positiva che ci ho trovato sono stati Matt e Willa. E’ solo grazie a loro che questo libro non riceve da parte mia un bel 1/5.

Torn ti destabilizza… lascia l’idea che sta per accadere qualcosa di assolutamente nuovo e innovativo, per nulla banale: la scelta del compagno da parte della protagonista…una volta tanto si ha la sensazione che non sarà il solito terzo incomodo a fare la parte del perdente…c’è un solo problema in tutto questo: il primo amore di Wendy è, a differenza degli insulsi Edward di Twilight e vari cloni, davvero eccezionale.E forse l’unica volta in cui la scelta doveva essere la «classica

Dopo aver letto il primo capitolo di questa famosa trilogia (qui potete trovare la mia precedente recensione), mi sono fiondata su «Torn». Nutrivo grandi aspettative su questo secondo libro e devo dire che in gran parte sono state esaudite. Leggendo il secondo libro, mi sono sempre più convinta che l’enorme boato mediatico che ha anticipato l’uscita italiana di questa trilogia, l’abbia decisamente penalizzata. Nel secondo capitolo la Hocking delinea una storia che si fa sempre più interessante ed opta per delle soluzioni narrative non banali ed efficaci. Il target rimane il pubblico giovane, ma questo secondo capitolo si presenta molto più profondo e veritiero ripetto al primo e quindi adatto anche ai più grandicelli, che vogliono una lettura non complicata e piacevole. Una nota interessante è la scelta della copertine, che trovo davvero belle. Come per il primo libro, la casa editrice usa delle immagini suggestive, decorate con colori in contrasto e tenendo alcuni elementi in sovrapposizione: davvero una scelta invitante! Un secondo capitolo che non mi ha deluso, ma che al contrario ha confermato questa trilogia come una lettura interessante. Fino ad ora la Hocking ha intessuto una trama avvincente e complessa, facendo scelte sensate e non banali. Sono davvero molto curiosa di vedere come la scrittrice ne uscirà: qui c’è rischio delusione o grande colpo di genio. Resto in attesa!

La cover è piacevole, soprattutto perchè viene ripresa la tecnica del rilievo già usata per le farfalle e il titolo nel primo romanzo,una scelta che dà quel tocco in più al libro. Le pubblicazioni Lain si distinguono da altre case editrici,perchè oltre a pensare alla sovraccopertina,pensano anche al libro vero e proprio,infatti togliendola possiamo trovare le foglie rosse su uno sfondo nero,e non semplicemente uno sfondo monocromatico. Torn può essere letto anche non avendo comprato il primo,perchè nel primo capitolo la scrittrice ci fa un breve riassunto di Switched: è utile,anche per riprendere il filo del discorso. Ho trovato Torn avvincente e romantico,e anche se il primo mi è parso molto più scorrevole,anche questo non mi ha deluso. In questo secondo capitolo vengono approfonditi i vecchi personaggi e ne vengono introdotti di nuovi: Dave,il nuovo cercatore di Wendy e Loki,principe Vittra. Continua,anche in questa saga,la presenza di due ragazzi che si contendono la bella protagonista: Finn,occhi neri,dal carattere ombroso e Loki,occhi color miele,pieno di vita,intraprendente,e con un gran senso dell’umorismo. Tra i due preferisco sicuramente Loki,perchè lotta per l’amore della principessa,mentre Finn si perde subito d’animo,e in questo secondo capitolo non mi piace per niente il suo comportamento. Wendy,la protagonista,è davvero un bel personaggio: non è la fanciulla indifesa,impaurita,che aspetta chissà cosa,ma è una ragazza che si rigira le maniche,che lotta ed ha fegato..è una principessa moderna. Lo stile dell’autrice continua a piacermi molto: è scorrevole,divertente (spassosi i dialoghi con Loki),come ho detto romantico,e in questo caso più descrittivo. La storia in molti punti è imprevedibile: fattore positivo,perchè una storia prevedibile diventa noiosa.