Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno Scarica PDF EPUB

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Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno

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Titolo: <strong>Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno</strong></br></br>
Autore: <strong>Leif G. W. Persson</strong></br></br>
Editore: <strong>Marsilio</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2011</strong></br></br>
EAN: <strong>9788831710190</strong></br></br>

<p>Quando John Krassner, giornalista dello Stato di New York, precipita dal quindicesimo piano di una casa dello studente di Stoccolma, non sembrano esserci dubbi: si è suicidato. Nella sua stanza viene trovata una lettera d'addio e il caso è destinato a essere archiviato. Alcuni particolari però spingono Lars M. Johansson, investigatore della polizia criminale, a non avere troppa fretta. Ben presto un'indagine di semplice routine si trasforma nella più grande inchiesta mai condotta in Svezia. Anche i "vicini" dei Servizi di sicurezza sembrano molto interessati alla figura di Krassner, che stava lavorando a un manoscritto, forse un romanzo, intitolato "La spia che andò a Est". Per quale motivo Krassner era venuto in Svezia?</p>
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Nel V secolo, Isidoro di Siviglia spiegò l'allora corrente relazione <strong>tra</strong> codex, libro e rotolo nella sua opera Etymologiae (VI.13): "Un codex è composto da molti <br/>Non la pioggia, né la neve, né il tuono che hanno tempestato la tua vita, moriranno con te, uomo. Non le stagioni che hanno riempito di gioie, di dolori, di <br/>Santoro Salvatore Armando è nato a Reggio Calabria il 16 Marzo 1938, da madre reggina e padre salentino (terra alla quale si sente particolarmente legato) ed è <br/>Mongolia News, Viaggi, Itinerari, Arte, Viaggio, Storia, Tradizioni, News, Gengis, Khan, Naadam, Religione, Musica, Geografia, Economia, Fauna, Flora, Dinosauri, Yeti <br/>SOMMARIO. LA NOTTE I. La notte II. Il viaggio e il ritorno III. Fine NOTTURNI La chimera Giardino autunnale La speranza L’invetriata Il canto della tenebra<br/>Raccolta di aforismi, frasi celebri e proverbi sulle stagioni dell'anno e sulle stagioni della vita. È abbastanza comune paragonare l'alternarsi delle stagioni con <br/>CAPITOLO VI. Venezia nella Grande guerra. 1. Il periodo della neutralità. La crisi economica. Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina.<br/>Presentazioni in Power point: Accogli o Dio pietoso (Coro Rabbunì) Agnello di Dio (in portoghese) Al Cristo Risorto  Albero di Vita  Alegremonos con Maria por el <br/>Conferring with myself My stranger disappeared Though first upon a berry fat Miraculously fared How paltry looked my cares My practise how absurd Superfluous my whole 
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La voglia di un buon thriller scandinavo, seppur con la consapevolezza che è difficile trovare un altro Mankell o Stieg Larsson, mi ha indotto a prendere questo libro di Persson, che dalla descrizione pareva essere assai interessante. Invece, e mi capita di rado, non sono riuscito ad andare oltre 1/3 delle pagine e ho abbandonato la lettura deluso ed infastidito. Sembra addirittura scritto da persone differenti, perché c’è una parte che tende all’ironico e che non ci sta gran bene in un thriller ed una parte di un aggrovigliato, che di più non si può! Non lo consiglio certamente, anche se rispetto coloro che l’anno trovato di loro gradimento.

Un romanzo dalle premesse molto attraenti ma che in parte mi ha deluso. Innanzitutto ritengo che le quasi 600 pagine del libro sarebbero potute essere ridotte della metà. Troppi personaggi molti dei quali ininfluenti alla narrazione che, complice i nomi scandivavi così ostici per noi, ne complicano ulteriormente la comprensione della tortuosa trama. Francamente, il connazionale di Persson, Henning Mankel è scrittore di ben altro spessore

Di buono ha che la scrittura è indubbiamente originale, sa proporre un punto di vista sugli eventi tutto sommato apprezzabile. Ma i punti a favore finiscono qui. Ingarbugliato, onanistico, macchinoso e a tratt indisponente. Ho esercitato il mio sacrosanto diritto di lettore di piantare a metà (in realtà anche prima) un libro sgradito.

Francamente, una vera delusione. Memore della più che dignitosa tradizione scandinava in fatto di thriller, rimango assai perplesso da questo pretenzioso polpettone che in più di un momento fa assaporare la noia al pur volenteroso lettore. Tensione? Zero. Mistero? Non pervenuto.. Ironia? e chi l’ha vista? I personaggi sono anche ben disegnati e originali, se presi uno per uno: nel contesto della storia, però spesso non se ne capisce il valore aggiunto e in molti casi esplicitano solo una parte del loro potenziale narrativo. Con un plot centrale tutto sommato ben congegnato, la trama si sviluppa farraginosa ed inverosimile in più punti con dei salti logici che l’autore tenta vanamente di ricucire con un finale caotico ed improbabile, che peraltro lascia molti “files” appesi”. Una notazione sullo stile che probabilmente non è aiutato dalla traduzione: nel 70-80% dei dialoghi l’autore si premura di farci conoscere il retropensiero dei soggeti coinvolti, con una ripetitività piuttosto irritante… Infine la pessima abitudine di nominare i numerosi protagonisti talvolta con nome e cognome, talvolta solo con il nome e in altri casi solo con il cognome… e così, il malcapitato lettore, già confuso di suo, rischia di deragliare del tutto… Buona lettura!!!!

un bel romanzo, e decisamente NON un thriller tradizionale, coi suoi tempi lenti e la sua introspezione. impressione mia: a Persson non interessa tanto A COSA (il crimine) si arriva ma COME (ci si arriva). casualitá, stupiditá umana, impotenza e morale, sostanziale assenza di veri buoni e veri cattivi. una versione direi «demoltiplicata» e nordica di Ellroy (paragone azzardato, ma a me é venuto spontaneo). comunque lettura consigliata a chi cerca un romanzo-romanzo magari con retroscena politico, molto meno a chi dal Thriller si aspetta colpi di scena a ripetizione