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Un romanzo ben scritto, ma noiosissimo per i miei gusti. Lo definirei un giallo poliziesco. Niente a che vedere con i gialli classici o deduttivi e i gialli definiti stile Hard boiled
Veramente un ottimo giallo, con una trama ben articolata e originale, costellata di personaggi fuori dal comune e ben caratterizzati e di una storia che prende più di una svolta, ogni volta che sia aggiungono nuovi elementi. Il protagonista principale, Santoni, è un uomo molto interessante, distante dagli schemi tipici del poliziotto coraggioso e intelligente. Ha una particolare sensibilità per i profumi e gli odori e questo fiuto lo aiuta spesso a farsi un’idea più precisa delle persone e dei luoghi ama la natura, gli animali, la vita all’aria aperta e disdegna, invece, la tecnologia e gli agi che ne derivano. Una figura nuova nello scenario dei gialli, almeno per me che sono alla prima lettura dei romanzi di Matteucci. Mi sono già procurata i romanzi precedenti.
Matteucci può essere considerato un attento fotografo della nostra società. Ma questo non basta a spiegare lo straordinario acume del suo giallo. C’è ben altro. C’è una visione umana ed artistica dell’uomo che sa cambiare rimanendo sempre uguale a se stesso. C’è una speranza tra le righe che profuma e appaga. Grazie Matteucci.
Intrigante, forse il giallo più interessante che ho letto negli ultimi anni. E’ pieno di personaggi originali e curiosi e poi fino all’ultimo non si scopre l’assassino. La neve è protagonista con tutta la natura narrata con affetto e passione. Il finale è assolutamente originale e sorprendente. Scritto bene e questo non guasta.