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Comprato parecchio tempo fa, l’ho ripescato per una rilettura, vien da sorridere leggendo dietro L. 14.000 scontato a L. 7.000. E’ un libro di racconti, non badate a quanto scritto sopra di appartenenza razziale e permutazioni espressive. In media passo già oltre quando leggo parole del genere. Non studio letteratura e mi piacciono i libri diretti, ci ho pure provato a leggere prefazione e postfazione ma francamente le ho trovate troppo intellettualoidi e noiosissime, beh comunque adatte a chi di queste cose si occupa per studio, io che invece leggo per passione sono molto pratica: il libro è microscopico e togliendo appunto quanto sopra è l’unione di 3 racconti: Sweat (1926), «Sudore» The Gilded Six-Bits (1933) Tre quarti di dollaro dorati Story in Harlem slang (1942) Storia nello slang di Harlem. Sono racconti vivi, belli, uno spaccato di un’america che ci ricorda alcuni film ma che abbiamo vissuto solo nei libri e al cinema, affascinante, bellissimi i dialoghi non stonerebbero in un film di Spike Lee e non risulta affatto datato, logiacamente il merito è della traduzione, ho provato a buttare un occhio al testo in inglese e non riuscivo proprio a seguirlo. Comunque bello, un’autrice che andrebbe riscoperta pubblicando anche il resto della sua opera, ma d’altronde è già molto che questo piccolo libro non sia sparito dalla circolazione da tempo. Consigliato, si legge in un attimo.