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Una storia avvincente. Consigliato
Bel romanzo giallo con spunti storici. Piacevole lettura.
Una caccia al tesoro ambientata nell’Alto Vicentino, che si conclude con una serie di colpi di scena, e che ha il merito di riportare alla luce la storia degli anabattisti che ebbero molto seguito tra queste popolazioni di origine tedesca (i cimbri). La storia di un Veneto cattolico e bigotto è quella scritta dai vincitori. .. Ho trovato lo stile un po’ disomogeneo, perché su una base di italiano regionale si innestano frasi dal lessico a volte anche troppo letterario mentre il termine «sgarrupato» ha tutt’altra provenienza regionale. E poi, ma questo è da imputare a chi lavora nella casa editrice più che allo scrittore, ci sono tanti errori di ortografia!
«Tutto è notte nera» esordisce in una notte piovosa di novembre, nel folto di un bosco remoto. Non è che la prima nota «gotica» di un romanzo delizioso dove l’elemento - appunto - «gotico» compone una sinfonia contrappuntata da arguzia, energia, ed una miriade di spunti etnografici, storici e folcloristici, particolarmente ghiotti per chi, come me, vive nella zona dove è ambientato il romanzo. E’ il terzo «giallo» di Umberto Matino, che ha composto un trittico prendendo spunto dai personaggi della mitologia rurale: l’orco («La valle dell’orco»), l’anguana («L’ultima anguana») e il salbanello («Tutto è notte nera»). Quest’ultimo romanzo mi sembra il più riuscito. Il racconto scorre, è interessante, si addentra in temi affascinanti quale quello delle eresie e dei movimenti di ribellione legati al cristianesimo riformato del mondo germanico. Mondo che aveva forti relazioni con quello dell’alto Vicentino, sfondo del romanzo. Relazioni commerciali e relazioni di affinità etnica, dal momento che fin dall’alto Medioevo qui si erano andati stanziando coloni provenienti dall’area bavarese e tirolese, i «cimbri»: genti isolate e misteriose, di indole sanguigna e - a volte - persino sanguinaria genti plausibilmente capaci anche di violenza ed assassinio, pur di difendere le loro passioni ed i loro averi. Una bella lettura, che si protrae anche nell’appendice di storia e costume: ve la consiglio vivamente!