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Ennesima opera di Andrea Vitali, anche se inferiore alla maggior parte degli altri suoi lavori che ho letto. Probabilmente il meglio gli viene quando racconta la Bellano del periodo fra le due guerre e quando inserisce quella caterva di nomi che solo lui conosce. Comunque anche questo libro si fa leggere.
Il libro già edito nel 1996, è l’ottavo libro dell’autore. Copertine sempre ben disegnate quelle della Garzanti, edizioni eleganti, invogliano alla lettura. Buona l’impaginazione, il carattere e il controllo degli errori ortografici. Classico stile di Vitali è quello di raccontare storie corali senza un vero e proprio protagonista. Dal titolo di copertina ci si aspetta di innamorarsi subito di quest’amore di zitella anche perchè si è fuorviati dalla quarta di copertina che recita: «A Bellano la dattilografa del comune si sposa! E’ caccia al fantomatico fidanzato…». Probabilmente chi ha scritto ciò non ha neanche letto il libro. Con Vitali ci si aspetta sempre di passare delle ore di lettura spensierate condite da qualche risata, putroppo ciò stavolta non avviene e questo romanzo si trascina lentamente (cosa che non ci si aspetterebbe in un romanzo di 116) perchè deficitario di trama e contenuti. Anche i dialoghi sembrano un po’ costruiti a tavolino. Insomma, un romanzo che non verrà ricordato fra i migliori di Vitali.
Non racconta quasi nulla , ma è scritto bene. Le parole si succedono con garbo come le piccole onde del lago che accarezzano la battigia. Il personaggio principale viene delineato con cura , un dipinto di maniera ben eseguito. Il tono pacato di Vitali affascina.
Ieri sera mi sono trovata a casa dei miei genitori senza libro da leggere e ho trovato questo sul comò. L’aveva prestato mia zia a mia mamma. Mamma e zia adorano lo stile di Andrea Vitali. La premessa della zia però era stata: non è un gran che. Stanotte ne ho letto metà al volo. Conosco Vitali solo di fama, ma non avevo mai letto niente. Non mi trovo però d’accordo con i commenti che lo descrivono come un libro piatto. Iole anche se abitudinaria non è piatta. Come sempre è necessario andare oltre le parole scritte e leggere quelle non scritte. Stasera lo finisco. Come inizio carino. Lettura veloce e leggera da una sera e via.