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Stile narrativo essenziale per contenuti assolutamente originali, epiloghi interessanti sul piano legale, finali inaspettati, trame coinvolgenti pur nella loro brevità. Un libro che nulla toglie all’ambientazione propria del giallo e del thriller, da leggere con sorprendente attenzione. Non capisco certe votazioni. Se cercate truculenza e fantasia non fa per voi.
E’ una serie di racconti di ambito criminal-legal, originali e scritti divinamente, da godersi uno per uno.
Mai letto nulla di più insipido. Ho letto le recensioni e le varie storielle di prammatica sulla prima stampa esaurita in una sola settimana etc etc. Devo dire che ormai bisogna rassegnarsi alla potenza del sistema pubblicitario. Ciò che conta è presentare un libro in maniera sensazionalistica, investire sul marketing. I racconti sono mal narrati e privi di suspense, la piattezza è davvero a 360 gradi. L’impianto narrativo scricchiola abbondantemente e anche l’escamotage del racconto breve, per rifuggire la difficoltà dell’intreccio lungo, risulta vano. Insomma scrittore di successo oggi, spesso anche se non sempre, coincide con un’efficace rete di conoscenze.
Undici storie del crimine raccontate da un avvocato penalista in gergo semplice e diretto e strutturati in maniera identica con tanto d’analisi del delitto e processo all’imputato di turno. Il tutto racchiuso in poche scorrevoli pagine senza fronzoli, condite di dettagli raccapriccianti quanto basta e nozioni di giurisprudenza. Tra i migliori a mio avviso «Il riccio» e «Summertime