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Sinceramente non capisco chi lo trova noioso, pesante o una brutta copia del Codice da Vinci (a proposito: cosa avrebbe del libretto di Dan Brown?) Io l’ho acquistato perchè sono sempre stata ossessionata dal dipinto e dalla allegoria nascosta nel quadro. Ho trovato il romanzo ben congegnato (quoto chi dice che la prte dedicata al presente strida un po’ con il resto della storia ma si legge velocemente)e la storia verosimile. Un buon giallo storico,avvincente e godibile (ed è uno dei pochi romanzi che rileggo sempre con piacere).Da acquistare.
Premesso che l’originalità dell’idea di fondo e l’associazione arte-romanzo sono fuori discussione, il romanzo in sè si presenta molto interessante ed intrigante nelle prime parti, ma successivamente tende un po’ ad accartocciarsi su se stesso…le varie sezioni (lettere, racconti, interrogatori, ecc) alla fine rendono il tutto un po’ confuso e frammentato. Bello ma alla lunga stancante.
Sono d’accordo con gli altri recensori: il romanzo è molto ben congegnato nella sua parte ambientata nel passato.IL resto, che dà l’impressione di esserci per dare un’aura di credibilità alle ricerche che stanno alla base della stesura, appesantisce solo la narrazione.Probabilmente la parte storica è così ben costruita che troppo stride con quella ambientata a i giorni nostri.IN ogni caso un’opera che sicuramente si erge nel mare di pubblicazioni simili.
il libro sarebbe bello se non ci fossero le pagine ambientate nei nostri giorni, troppo noiose. avrebbe dovuto avere il coraggio di creare un romanzo storico senza l’ossessione per il vero documentato. comunque molto avvincente la vicenda del pittore