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Ho molto amato la letteratura mitteleuropea… ma questo Ermellino mi sembra che ne sia solo un epigono, manierato e con un gusto (gusto?) del particolare a volte estenuante…
Chi ama Von Rezzori ritroverà in questo romanzo dall’ampio respiro la vera anima dello scrittore. Sontuoso, raffinato, lucido, sensibile e straordinariamente profondo. Una lettura sicuramente destinata ad un pubblico esigente e selezionato ove, come spesso accade nelle opere di Von Rezzori, l’elemento autobiografico è insito nella struttura psicologica del libro. La vera ed unica protagonista del romanzo è Cernopol, trasfigurazione immaginaria della città natale dello scrittore. Una città a metà tra Oriente ed Occidente, vero coacervo di razze, di religioni e di costumi. Le descrizioni sono perfette, straordinarie nella loro nitidezza. Ogni personaggio è analizzato, dal punto di vista psicologico ma anche fisico, nel più piccolo particolare. Nulla sfugge all’analisi di Von Rezzori, nulla potrebbe essere stato descritto meglio. Un capolavoro straordinariamente avvincente di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi.
l’unica riserva che mi azzardo ad avanzare su questa magistrale narrazione è il titolo, forse non del tutto felice. per il resto von rezzori ci restituisce mirabilmente il fascino struggente, elegiaco ma anche vibrante e storicamente problematico della mitteleuropa asburgica al tramonto. i suoi personaggi incantano per finezza , arguzia e gusto del vivere perfetti interpreti di un tempo irrimediabilmente perduto. E ci insegnano a fare i conti con quell’affascinante melting pot di lingue e culture che, con le dovute differenze, cominciamo a vivere e a capire anche noi, nell’italia dei nostri giorni.