|
Un romanzo che inizialmente si presnta molto bene e si promette di creare un buon pomeriggio estivo al lettore,ma ha un grande problema la ripetizione praticamente ci vengono propinati per quasi 200 pagine gli stessi discorsi conditi dalle stesse parole e aggiungo troppa volgarità anche gratuita e personalità dei personaggi tropo stereotipate e superficiali,questo libro oltre alle buone descrizioni dei luoghi e delle atmosfere siciliane non regala nulla anzi infonde nel lettore addirittura del nervosismo per il comportamento della ragazza 17enne veramente immorale,comunque il mio giudizio complessivo e una secca bocciatura con rammarico per i 10Euro spesi assolutamente troppi per questa scrittura che se la vogliamo mettere sulla bilancia non va oltre i 2Euro…….
Culicchia si è sempre dimostrato uno scrittore attento e sensibile, soprattutto con l’opera «Il paese delle meraviglie». Con questo scadente e ripetitivo romanzo sembra aver fatto un balzo indietro. Ma di molti chilometri. Storiellina trita e ritrita di corna estiva. Un’attualità troppo attuale, tanto da risultare irritante. Personaggi stereotipati e prevedibili. Si ha come l’impressione che Culicchia, scrivendo questo romanzo, abbia avuto il fiato della casa editrice sul collo (Hai una scandenza, Culicchia!, finisci il romanzo, sbrigati, fai dei bei copia e incolla, così allunghi il brodo e il numero delle pagine che devi scrivere per contratto). Poteva essere una storia intensa, di analisi psicologica sui trentenni e le loro paure, una storia di ricordi, e invece sembra una puntata delle peggiore fiction italiana in salsa mediaset.
Deludente romanzo di uno scrittore che all’inizio della carriera sembrava promettere altri traguardi. Purtroppo lo stile di Culicchia si è fossilizzato su pochi e poveri stilemi e le sue trame si sono appiattite su una attualità da «Donna Moderna». Libro evitabile.
Di recente ho festeggiato il compleanno, tra i tanti regali anche una lampadina per leggere di notte, a letto. Nessun regalo fu più azzeccato per poter finire sotto il piumone «Un’estate al mare