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Il romanzo storico meno riuscito dell’autore. Faticoso nella scrittura e farraginoso nell’intreccio.
E’ il secondo libro scritto da Camilleri, datato 1980 (prima pubblicazione Garzanti), esce poi nel 1997 per Sellerio. Ho letto e anche riletto tutti i libri di Camilleri, e questo e’ quello che mi risulta meno coinvolgente. Lo spunto e’ ottimo, la fine, lievemente prevedibile ma, comunque divertente, sono pero’ i differenti siparietti per descrivere i vari personaggi ad essere troppo corti, troppi personaggi che inevitabilmente si tende a dimenticare anche se non si legge frettolosamente, dovendo dunque tornare indietro a cercarli nuovamente a parte alcune caratterizzazioni principali, la maggior parte e’ troppo succintamente descritta e non rimane impressa. Insomma a mio avviso un libro degli inizi, valido per gli appassionati di Camilleri che vogliono avere un quadro completo delle sue opere.
Questo pezzetto di storia siciliana mi ha così coinvolta che dopo averlo letto sono andata a cercarmi altri libri sulle solfare nella provincia di Caltanissetta e Siracusa. Anche in versione anticata Vigata rimane sempre il centro di avventure incredibili con personaggi mai del tutto inventati.Da non perdere.
Tra i primi romanzi di Camilleri (1980) «Un filo di fumo» è ambientato alla fine del 1800 nel solito paese fantasioso di Vigata e nel suo ricco ambiente del commercio dello zolfo. Non mi ha appassionato, anche se gli spunti interessanti non mancano, totalmente assente l’ironia che apprezzo nelle altre opere di Camilleri. La trama è semplice, una potente e «ammanicata» famiglia di estrattori e commercianti di zolfo si è arricchita a spese dell’intero paese, lasciando una scia di strisciante odio. Il tracollo dei Barbabianca sembra essere arrivato sotto forma di una nave russa la traccia del fumaiolo che tutti (tranne i Barbabianca) aspettano sancirà l’insolvenza contrattuale della potente famiglia. I poveri restano poveri, i ricchi restano ricchi, i cattivi diventano sempre più cattivi e i buoni, se c’erano, rimangono nascosti bene ! Bello come al solito il connubio tra italiano e dialetto, alla fine di questo breve romanzo viene riportato un glossario dei termini dialettali con tanto di spiegazioni di alcuni detti popolari. Pubblicato in origine da Garzanti, è disponibile nell’ed. Sellerio (2001) a 7,75 Euro.