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nonostante le 500 e passa pagine, è un libro che si legge bene e personalmente non mi ha mai annoiato. leggere Iles è un piacere e scatta sempre quel «feeling» con la storia che porta a divorare le pagine una dopo l’altra senza sosta. davvero molto bello.
Bellissima storia, raccontata con il solito, perfetto stile di Greg Iles. Peccato che la traduttrice sia caduta parecchie volte in una resa letterale dell’inglese in italiano, e in errori grammaticali da prima elementare. Un romanzo così ben scritto meriterebbe un traduttore di pari livello, ma ormai la grammatica italiana è un appannaggio di pochi, e il settore dell’editoria non fa eccezione.
Bellissima storia, raccontata con il solito, perfetto stile di Greg Iles. Peccato che la traduttrice sia caduta parecchie volte in una resa letterale dell’inglese in italiano, e in errori grammaticali da prima elementare. Un romanzo così ben scritto meriterebbe un traduttore di pari livello, ma ormai la grammatica italiana è un appannaggio di pochi, e il settore dell’editoria non fa eccezione.
Lo scorrere lento del Mississippi deve aver influenzato l’autore che, con un ritmo rilassato, ci narra una storia il cui punto di forza sta forse nelle tematiche trattate: quella della palese segregazione vigente negli Stati del sud di alcuni decenni orsono e nell’intolleranza strisciante dei giorni nostri nei confronti della popolazione di colore. Un cadenza rilassata che, se da un lato ci rappresenta con fedeltà il modo di vivere della popolazione di Natchez, cittadina dello stato del Mississippi, d’altro canto mal si concilia con un thriller che, per antonomasia, dovrebbe tenere il lettore sulle spine fin dalla prima pagina. Quella tensione palpabile presente nell’impareggiabile “La regola del buio”, romanzo che mi ha fatto, la scorsa estate, scoprire Greg Iles, qui è assente almeno per una buona metà delle pagine. È raro che io critichi la lunghezza di un romanzo ma in questo specifico caso credo che una buona sforbiciata non avrebbe fatto altro che giovare alla fluidità della lettura. La struttura è buona e la trama ben congegnata, la suspense si percepisce solo nella seconda parte del libro quando gli avvenimenti (finalmente!) si fanno incalzanti. Esagerate, al limite dell’impossibile, la rocambolesca fuga di Penn e Stone dalla casa di quest’ultimo. Mi sarei aspettato qualcosa di più comunque non sono pentito di averlo letto.