|
Mai impiegato tanto tempo per leggere un libro dell’accoppiata Child/Reacher. Davvero deludente, credo sia il peggiore libro che ho letto di questo autore che peraltro stimo tantissimo. Non do il minimo del voto per rispetto all’autore ed al personaggio, ma pur con tutto l’affetto per i due non posso andare oltre.
New York, 2006. Reacher ha lasciato l’esercito americano da sette anni con il grado di maggiore, la sua mansione era «sostanzialmente investigativa» cioè poliziotto militare. E’ alto un metro novantatré e pesa centotredici chili, ama New York più di ogni altro posto al mondo per la sua «indifferenza noncurante, la frenesia scatenata, l’anonimato totale
Stupendo!!! A mio parere uno dei più belli come storia…concordo solo in parte sul finale affrettato, spesso i finali sono davvero troppo lunghi, quindi va bene anche così!!!
Ho letto questo libro per caso. Non conoscevo l’autore e non sono un amante di questo genere di libri. Non so perche’ ma ho sempre preferito leggere autori italiani. Ho sempre imputato questa cosa alla traduzione. Chissa’! Sta di fatto che sono sempre stato lontano a questo genere di libri perche’ li ho sempre trovati troppo noiosi, con trame troppo complesse e con una scrittura troppo derivativa e descrittiva. Pero’ questo di Lee Child l’ho letto e mi sono stupito. Una buona scrittura, devo dire anche dei buoni personaggi (Reacher e’ un bel tipo). Il libro si e’ fatto leggere tutto d’un fiato nel giro di un weekend. Si, e’ vero, chi critica questo libro dicendo che tutta la storia si risolve nel giro di poche pagine finale ha ragione. ma mettetevi nell’ottica di un lettore scettico che apporccia per la prima volta ad una scrittore (straniero) a lui sconosciuto. Beh, e’ una bella sorpresa. Morale della favola. Sto andando a ricercarmi le precedenti pubblicazioni di Child e alcune me le sto pure cercando in lingua originale. ben fatto, Lee, ci risentiremo presto!