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una «terza puntata» che conferma il crescendo della storia e l’evoluzione dei personaggi, che comunque rimangono fedeli a loro stessi. La storia si apre con un evento tragico (o meglio due) che portano lo scompiglio nel borgo. Tanti equilibri sono messi in gioco (o addirittura in pericolo) cosicché il finale possa rilanciare il lettore verso un futuro aperto alla speranza e alle premesse di una vita nuova
Consigliatissimo. Ho letto tutti e tre i libri dedicati (scrivere «ambientati» sarebbe riduttivo) a Borgo Propizio in meno di 7 giorni, li consiglio tutti: lo stesso filo logico in tre libri simili tuttavia diversi, che hanno in comune che alla fine ogni tessera del mosaico trova il suo posto. Sono una lettura che scorre rapida per la curiosità di vedere che cosa succede dopo, leggeri nella loro profondità e profondi nella loro leggerezza, in particolare l’ultimo. Un libro che fa sorridere, ridere, commuovere e incuriosire moltissimo, per scoprire chi è l’autore dell’inaspettato omicidio, in un borgo vivissimo con personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi e tratteggiati come se fossero davvero i vicini della porta accanto. Aspetto il prossimo!
Dopo aver letto i tre romanzi ambientati a Borgo Propizio posso dire di apprezzare un po’ tutti i personaggi principali:zia Letizia, Belinda, Ruggero e le due sorelle. Nella trama si dipanano storie che si intersecano creando una coralità piacevole. Leggendoli vi si trovano i sapori di una volta quasi da commedia anni ‘50, conditi di delicatezza e ironia. E quando si arriva alla fine, tutto va al suo posto e il bene prevale. Beh..ne avremmo tanto bisogno nella vita reale e quindi ci conforta almeno riscontrarlo in un romanzo.
Borgo Propizio, un posticino dove, chi legge, si ritrova a vivere, fin dal primo libro. I personaggi, piano piano diventano amici, grazie soprattutto a una scrittura divertente, intrigante e scorrevole, riesci a disegnare visi, gesti e caratteri nella tua mente, e, man mano che li conosci, ti ci affezioni. In questa ultima avventura, il nostro borgo viene parzialmente distrutto dal terremoto: subito si scorrono le pagine: cosa sarà accaduto? chi avrà subito danni? cosa è rimasto in piedi e cosa distrutto? La latteria? la biblioteca? Poi il giallo: un omicidio.. Ecco, si passa dalla calma allegra di sempre a un ritmo incalzante ricco colpi di scena. Non si vede l’ora di andare avanti e non è facile staccarsi dalle pagine. Poi… fine. Già????? E ora???? E ora chiedo a Loredana Limone di andare avanti, le faccio i miei complimenti: scrive qualcosa di «diverso