|
In genere cerco di evitare giudizi estremi (soprattutto se negativi). Dopo aver letto decine di opere divulgative sulla scienza di frontiera, mi aspettavo una degna esposizione da cotanto Nobel che predica alla Bartali «gli è tutto da rifare». Morale: circa 300 pagine stucchevoli, impegnative, noiose, superficiali, egocentriche, inutili .. e quant’altro vogliate aggiungervi. Senz’altro l’argomento è intrigante, ed è assai verosimile la teoria dell’Emergenza dei fenomeni complessi e l’incapacità della fisica attuale di farne previsioni veritiere il riduzionismo della fisica stà per giungere al termine per manifesta impossibilità a falsificare le moderne teorie speculative? Aspettiamo di vedere che succede al bosone di Higgs, oppure alla supersimmetria,… Morale: se il libro è stato scritto per la divulgazione, per me ha fallito lo scopo.
Nella parte iniziale dellibro l’autore annuncia di voler trattare dell’Emergenza, ovvero quel principio che descrive la nascita di fenomeni complessi a partire da agenti semplici. Nonostante nel capitolo conclusivo si cerchi tirare le somme su questo argomento, tutto quello che sta in mezzo - il libro vero e proprio - manca del tutto il bersaglio. Ogni capitolo tratta un guazzabuglio di fenomeni fisici più o meno noti in maniera del tutto superficiale, in pratica ci si limita ad elencarli, a esporli in maniera approssimantiva senza una spiegazione degna di questo nome. Per di più la narrazione è continuamente interrotta da racconti di esperienze personali dell’autore che risultano fastidiosi e del tutto insignificati al fine della trattazioen della materia. Ci sono solo alcuni paragrafi qui e la in cui effettivamente si fa della divulgazione e dove il lettore attento e interessato potrà trovare informazioni interessanti. Solo per questo motivo il libro si salva dal cestino della carta straccia. Comunque, tutto sommato, si tratta di un pessimo volume.