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Lindqvist va a fondo! Va a fondo dell’animo umano e non ha pietà. Racconta quello che incontra, con una scrittura intensa, coinvolgente e che rende difficile staccarsi. Ma non è solo come scrive, è anche, se non soprattutto, ciò che scrive! Prende forma, una pagina dopo l’altra, una storia costruita su piccole e grandi deviazioni dell’animo umano, su egoismi, smanie di successo, carenze di affetto e di vicinanza, tutte cose con cui chiunque ogni giorno si trova ad avere a che fare, reagendo come può a volte bene, altre meno. Qui le reazioni e le scelte, anche quelle apparentemente giuste o giustificate, spingono una dopo l’altra le protagoniste su un sentiero che appare quasi obbligato, e forse anche per questo, nonostante la loro ferocia, non si riesce a inquadrarle del tutto nelle vesti delle cattive.
siete il mio sito di riferimento per la ricerca di nuovi libri ma ritengo che le recensioni dovrebbero avere un filtro o migliore controllo sulla attendibilità e provenienza. ho letto il libro ed e’ incredibile vedere tutte le recensioni con il max dei voti. Libro banale senza mordente dialoghi elementari idea assurda che ha come riferimento base i testi degli Abba(!!!!). problemi e psicologia adolesceziali solo per fuori di testa, alla grazie della profonda analisi !!
Altro capolavoro targato Lindqvist. Come «Lasciami entrare
(vedi precedente) Hanno definito questo romanzo «una satira dell’industria musicale» lo hanno catalogato tra i generi «horror» «thriller» «fantasy» «fantascienza». Sbagliano! Questo è un romanzo sull’incomunicabilità, sulla sofferenza, sulle difficoltà di essere adolescente, sulla forza dei deboli quando riescono ad essere coesi e si prefiggono uno stesso obiettivo. Questo romanzo, non adatto a chi sta attraversando un periodo di crisi, è tremendamente crudele, tremendamente struggente, tremendamente bello.