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Bello, impegnato “a sinistra”, il linguaggio letterario-creativo per riflessioni politiche e sociali, con veloci riferimenti a fatti personaggi date che possono rendere complicata la lettura di alcuni passaggi… per l’informato soprattutto delle vicissitudini dell’america latina è una vera goduria.. Nell’episodio -Breve romanzo di un romanzo breve- spiega come è nato “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Vedi Berlusconi pag.183. Frasi belle: quello che si nega non esiste e pertanto non deve preoccuparci… il destino dei morti è la solitudine e l’oblio gli esseri umani meno dotati da un punto di vista intellettuale di solito trovano nella politica la soluzione ai loro fallimenti Stati uniti: nazione di pochi geni e troppi mediocri Gibilterra odiosa enclave colonialista incistata nella dignità della Spagna …momento in cui la memoria diventa il grande segno della nostra identità «Lei è giovane compagno e deve capire che la battaglia per la vita la perdiamo nel momento stesso della nascita, ma il vero eroismo è affrontarla, vivere decisi a vincerla”(detto a Sepulveda da poeta Pablo De Rokha) non c’è peggior menzogna che la verità leggermente deformata (Lichtenberg).
da leggere un pensiero al giorno, per non smettere mai di riflettere.
Il libro utilizzado un ossimoro(visto che Umberto Eco dice che vanno tanto di moda), è tragicamente meraviglioso.Descrive come solo Sepulvèda sa fare i drammatici avvenimenti che stanno caratterizzando questo secolo così burrascoso. Gli argomenti sono i più disparati:la politica estera spagnola , telecomandata dal ministro Aznar(una sorta di Berlusconi italiano per intenderci), i disastri ecologici(causati dalla non curanza delle regole di sicurezza), la tragedia dell’11 settembre(di come Bush sapesse quello che stava per accadere, ma così come fece Ponzio Pilato , se ne lavò le mani), scoprirete il reale motivo della guerra in Iraq(di come la missione»DISTRUGGERE L’ASSE DEL MALE
Il compagno Luis riesce a scrivere quello che gli altri non riescono nemmeno a pensare, oppure esprime chiaramente «pane al pane ,vino al vino» quel sentimento di sconforto e rabbia che ci prende al leggere il giornale. Attacca diretto come un pugile, poi si volta e strizza l’occhio al lettore. Il libro è adatto a chi conosce un po’ la politica spagnola e le sue faccie, uguali alle italiane per cui Aznar sta a berlusconi come Rajoy a Casini qualsiasi, per Bossi non abbiamo termini di comparazione disponibili…