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Non vorrei contraddire a quelli che hanno dato a questo libro massimo dei voti, ma il romanzo non mi e’ piaciuto molto. L’ho trovato a tratti anche noioso e ripetitivo. 100 pagine di meno potevano fare di questo libro la lettura piu’ godibile. Primo del libro ho visto un film del 2013, che mi e’ piaciuto molto. Invece, il libro l’ho trovato nella media.
Romanzo estremamente godibile che, accanto ad una narrazione molto ricca ed articolata nei termini, nella stesura e nell’esposizione dei concetti, accompagna uno stile estremamente fluido. L’ironia è sempre presente e i personaggi sono caratterizzati meravigliosamente. La trama è semplice e il destino dei personaggi si intreccia fino ad una delicatissima conclusione. Ognuno di loro (o quasi) a suo modo cresce e matura fino alla completa realizzazione di sè, chi in un modo chi in un altro. Il tutto contornato dal sottofondo dei personaggi minori che con i loro dialoghi colorano un romanzo da non perdere.
E’ questo un romanzo di stile vittoriano Hardy esprime una grande conoscenza della vita e del mondo dei contadini della campagna inglese di quel periodo, e dipinge i paesaggi con delicatezza e attenzione, con tocchi leggeri quasi fossero pennellate di un pittore?Tutti i personaggi sono descritti con dovizia di particolari e il racconto procede lento, ma inesorabile . Personalmente mi attendevo a un libro pesante da leggere , sono stata sorpresa dal modo in cui l’autore sa tenere viva l’attenzione.Scritto bene e consigliato anche se non troppo facile nella lettura
questo libro mi è piaciuto moltissimo, mi ha colpito la forza e la dignità del personaggio Gabriele Oak, che perde tutto e riparte da zero, ottenendo alla fine ciò che voleva.