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Violenza divina. Un problema esegetico e antropologico

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Titolo: <strong>Violenza divina. Un problema esegetico e antropologico</strong></br></br>
Autore: <strong>Jean-Daniel Causse,Élian Cuvillier,André Wénin</strong></br></br>
Editore: <strong>EDB</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788810402429</strong></br></br>

<p>Quando la domanda riguarda la violenza e, in particolare, la violenza che le Scritture attribuiscono a Dio con maggiore o minore reticenza, l'unione dei punti di vista biblici e antropologici non può che stimolare. È comunque questa la sfida che abbiamo accettato, quando abbiamo deciso di scrivere il libro a più mani e ci siamo messi al lavoro, ognuno a partire dal proprio campo specifico, su questa questione lancinante, che chiunque apra la Bibbia non può schivare, una questione con effetti a volte allarmanti nella vita reale delle nostre società" (dalla Prefazione). Animati dalla convinzione che l'esegesi biblica abbia grande interesse a nutrirsi di un dialogo con le scienze umane, specialmente con la psicoanalisi, nell'affrontare il tema della violenza di Dio gli autori alternano lo sguardo esegetico e la riflessione antropologica, indagando prima l'Antico e poi il Nuovo Testamento.</p>
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PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA. ISPIRAZIONE E VERITÀ DELLA SACRA SCRITTURA . La Parola che viene da Dio e parla di Dio per salvare il mondo . INDICE<br/>cristianesimo La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del cristianesimo e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del cristianesimo <br/>ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99). - Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano l'opera dei varî <br/>INDISSOLUBILITÀ DEL MATRIMONIO E DIBATTITO SUI DIVORZIATI RISPOSATI E I SACRAMENTI* di. S. Ecc.za Mons. Gerhard Ludwig Müller. Prefetto della <br/>GESU il NAZARENO era VEGETARIANO ed ESSENO? Dal Vangelo della Pace (pergamena ritrovata in Medio Oriente, sulle pendici del Mar Morto nella 
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L’educazione cattolica tradizionale ci ha abituato a un’immagine del cristianesimo irenica, rasserenante, confortante, soprattutto se paragonata a quella attribuita ad altre religioni, ritenute sanguinarie, vendicative, brutali. In realtà, nelle Sacre Scritture non sono rare le pagine in cui tracima violenza, sia da parte della divinità che da parte degli uomini, e il volume di tre titolati autori francesi (due teologi e uno psicanalista) pubblicato da EDB scandaglia in profondità questo tema, attraverso un’esplorazione esegetica e antropologica che apre a stimolanti punti di riflessione, anche per i credenti più ortodossi. Il libro si articola in quattro capitoli: il primo è dedicato all’indagine della violenza nell’Antico Testamento, che viene esercitata all’interno delle famiglie e dei popoli, ma anche prescritta da Dio, attraverso sacrifici umani e uccisioni di vittime innocenti. Nel secondo saggio si affronta la violenza dei testi sacri dal punto di vista della psicanalisi, recuperando l’analisi freudiana (la pulsione arcaica a divorare, a incorporare l’altro, negandone l’alterità) e indagando gli aspetti problematici del silenzio e della gelosia divina. Nel terzo capitolo si esaminano i testi del Nuovo Testamento, in particolare l’Apocalisse, le lettere di Paolo e in Vangelo di Matteo: il cammino della lotta contro il male e lo scandalo della Passione, in cui Gesù accetta di subire la violenza degli uomini senza rispondere con la violenza. Nell’intervento finale ci si confronta con l’interpretazione nietzschiana tendente a demistificare il messaggio di pace e di amore divino, in realtà fondato sul risentimento nei riguardi della vita e della sua umana e positiva fisicità. Gli autori ripropongono quindi una rilettura del cristianesimo attraverso la rivalutazione del dono, della mitezza, della trasfigurazione della morte intesa come sconfitta.