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Storia se vogliamo paradossale, ma che si è verificata spesso, sia negli Stati Uniti, sia in Sudamerica dove si erano rifugiati dopo il crollo del nazismo moltissimi criminali. Qui siamo a Chicago, dove un magnate ebreo, grande benefattore della città, viene riconosciuto da un compagno di gioventù come criminale nazista, sfuggito con l’oro e i preziosi rubati agli ebrei. E inizia la lotta fra questo personaggio, coperto da avvocati di grido, e il suo accusatore che ha al fianco un’avvocata giovane e il suo fidanzato, un investigatore privato. Oltre alla forza di volontà e alla presenza della moglie mancata qualche anno prima. Il colpo di scena finale lascia a bocca aperta. Sarà solo così che il nazista verrà smascherato, privato della cittadinanza americana e deportato in Israele per un giusto processo.
Non è facile recensire questo libro, c’è molto da dire. Innanzitutto se ne è fatto un gran parlare quindi le aspettative erano molto alte. Personalmente mi è piaciuto, anche se ho trovato la parte centrale, quella storica, troppo prolissa nel descrivere per filo e per segno tutta la situazione degli anni della guerra. E’ vero che questo è il cuore del romanzo e quindi andava trattato, però io avrei tagliato qualche pagina per non appesantire la lettura. La storia comunque è toccante, emozionante e scritta molto bene, il finale strappalacrime anche se forse un po’ affrettato. Ottimi i personaggi, mi è piaciuto anche l’inserimento della storia d’amore tra l’avvocatessa e l’amico: questa parte è stata criticata da molti ma a mio parere ci può stare per alleggerire una storia altrimenti pesante, e comunque è molto marginale quindi va bene. A chi dice che il libro ha banalizzato un accadimento storico grave e importante rispondo che si tratta di un romanzo e in quanto tale ha romanzato la storia per renderla leggibile e godibile nonostante la spinosità dell’argomento trattato. Tirando le somme posso dire che il libro mi è piaciuto, è una lettura che mi sento di consigliare.
sono perfettamente d’accordo con le critiche che stroncano questo «romanzo»/«operazione commerciale». Il voto 2/5 solo perché si legge facile come un racconto avventuroso. Un unico merito : mi induce , prestissimo, a leggere qualcosa di SERIO sull’olocausto.
Non conoscevo l’autore anche perchè si tratta del suo primo libro. L’ho iniziato con sospetto perchè appassionata di altro genere di libri, ma già dalle prime pagine mi ha avvinto. Scritto molto bene, rende partecipe il lettore agli eventi. Si giunge alla fine in un baleno. Consigliatissimo