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Alan Altieri si dimostra, casomai ce ne fosse stato bisogno, un vero Maestro in vari campi della letteratura: racconto, romanzo breve, post apocalittico, thriller, noir, azione… Questa quinta raccolta dei suoi racconti dimostra per l’ennesima volta l’abilità di Altieri nel costruire storie malate e pessimiste, infarcite di violenza e sangue a secchiate. Sei racconti che spaziano dal noir («Los(t) Angel(e)s») al post apocalittico («Bloodstar») al thriller storico («L’ultimo fascista buono») alla denuncia del mondo contemporaneo e delle sue leggi sbagliate («T/meK» e «Victory!») alla guerra visibile ma invisibile («Contatto con il nemico»), tutti con un comune denominatore: le donne, protagoniste o personaggi, comunque guerriere feroci e strenue. Altieri rimane sullo stile delle altre raccolte precedenti, un linguaggio veloce e diretto, crudo e violento, una rappresentazione cinematografica degli eventi e un’atmosfera onnipresente di pessimismo e ineluttabilità. A volte però pecca di troppa precisione, come le pagine intere del racconto «Los(t) Angel(e)s» dove sta a elencare marche, prezzi e caratteristiche di qualsiasi oggetto usato dai personaggi, rallentando la lettura fino al limite della noia le inevitabili ripetizioni quando scrive di armi e delle loro conseguenze i dialoghi, che a volte sembrano forzati e innaturali. A ogni modo, la presente è un’altra ottima raccolta - la TEA sta facendo un lavoro ammirevole ripubblicando tutte le storie brevi di Alan, sparse dappertutto e in tutti i casi introvabili - perfetta da leggere in queste notti estive afose. Le storie di Altieri contengono un substrato di denuncia sociale/politica/economica che fa inevitabilmente riflettere sulle condizioni in cui versa il mondo odierno (Italia & Co.).