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Premetto che questo è il primo libro che ho letto di questo autore, libro quasi acquistato per sbaglio. Fatto sta che vuoi per il buon lavoro svolto dalla traduttrice vuoi per la buona capacità di scrittura dell’autore, sono rimasto piacevolmente sorpreso! Interesante la lotta tra l’uomo e la natura, tra forza bruta e intelligenza. Corbin descrive con minuziosi dettagli la disaventura di un gruppo di uomini in un safari poco riuscito dove l’unica via di uscita è sfruttre l’ingegno e la voglia di sopravvivenza per sfuggire ai predatori che hanno dalla loro un istinto di caccia innato. Unica nota negativa è che un terzo del libro si perde in descrizioni troppo lunghe togliendo spazio al confronto senza pari tra uomoni e felini.
È abile, molto abile Corbin a coinvolgere il lettore e tendere la corda della tensione al massimo, ma la sua abilità è istintiva alla pari dell’istinto primitivo che spinge le belve, protagoniste del romanzo, a uccidere le loro prede «orizzontali». Ma poi? Dialoghi senza alcun spessore, personaggi scontati, comportamenti visti e rivisti, non uno spunto per riflettere, ingenue considerazioni sul rapporto uomo-animale. Insomma si legge tutto di un fiato ma non lascia nulla dentro l’anima del lettore. Un classico «fast reading» ma nulla più.
Divertente davvero! Ci mette un pò a decollare, ma poi si legge piacevolmente. L’idea è ottima, la suspance non manca, il finale forse un pò frettoloso e deludente rispetto al resto del libro. Potrebbero farci un film!
Fantastico, una storia mozzafiato, incredibile, assurda! Scrivessi io come Corbin…