|
Cominciamo subito col dire che questo libro, eccezion fatta per il misero spunto della fortificazione israeliana, poco o nulla ha a che vedere con l’omonimo film con Brad Pitt. Detto ciò, ci tengo a sottolineare che non si tratta di un romanzo nel senso stretto del termine ma di un simil documentario in cui l’autore, nella veste di un reporter di guerra, eviscera tutti, e ripeto tutti, gli aspetti che potrebbero riguardare un’ipotetica guerra globale contro gli zombie. Grande plauso quindi all’inventiva di Max Brooks e allo studio sociale e storico che c’è dietro la sua opera senz’altro la più completa in assoluto sul filone zombesco. A questo punto la domanda fondamentale: si tratta di una lettura piacevole? Ebbene, se siete amanti del genere e vi aspettate adrenalina, suspence e fiato sospeso come ha saputo raccontare Manoel Loureiro nella sua appassionante trilogia, decisamente no! Se altresì, siete amanti del genere e vorreste conoscere in quali scenari, del tutto probabili e mai campati in aria potreste incappare in caso di una pandemia di morti viventi, allora questo romanzo «potrebbe» fare al caso vostro. Personalmente, pur apprezzandone l’indiscutibile mestiere, questo è stato in assoluto il libro più pesante da finire che abbia mai letto, quindi valutate bene se intraprendere questa lettura, la cui probabilità di essere lasciata in sospeso ad aeternum è decisamente alta.
Direi che ho preferito di gran lunga il film.
Questo libro è una noia mortale, nessun ritmo incalzante, nessuna suspence, più piatto di così non si può Mi aspettavo chissà che cosa leggendo tanti commenti positivi ma devo dire che sono rimasto molto deluso dal risultato. Tutto il libro è un miscuglio di racconti, interviste, testimonianze senza nessun filo logico se siete interessati ad un libro di zombi che vi tiene incollati alle pagine leggete la trilogia di Manuel Loureiro «Apocalisse Z»
Davvero un bel libro! All’inizio ero un po’ titubante: le storie dei morti viventi non mi hanno mai appassionato, tranne poche eccezioni, come The walking dead. Invece, già dalle prime pagine, si dimostrato uno dei migliori romanzi horror della mia libreria. Scritto in modo perfetto, mi ha sorpreso in molti punti: è riuscito perfino a farmi venire la pelle d’oca. Mi ha inoltre sorpreso nell’abilità dell’autore di saper rendere una lucida e acuta riflessione sul mondo di oggi.