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Se state cerando un libro leggero e ironico, con un pizzico di suspance e un risvolto romantico (qui ha decisamente pochissimo spazio) allora questo é proprio il libro adatto a voi. Il linguaggio con cui si esprimono i personaggi é rude ma del resto il mondo in cui si muovono non permette qualcosa di diverso, lo stile é scorrevole e coinvolgente infatti si legge tranquillamente in un giorno. La protagonista é sicuramente originale infatti non é Wonder Woman ma semplicemente una donna comune con le sue debolezze, i suoi dubbi, le sue incertezze ma con una grande forza di volontà per riuscire a far bene un lavoro che chiaramente tutti le sconsigliano. Per quel che riguarda il risvolto poliziesco non é niente d’intricato ma risulta intrigante. Inoltre non manca la presenza di personaggi secondari un pò strambi come la nonna di Stephanie. Una bella novità.
La serie in cui Stephanie Plum è protagonista come cacciatrice di taglie un po’ improbabile per sue stessa ammissione in USA è giunta al diciannovesimo capitolo, il fatto che qui in Italia non prendesse piede mi ha sempre sorpreso perché è scritta con uno stile molto scorrevole e divertente capita infatti di non riuscire a trattenere una risata leggendo i libri della Evanovich. C’è un po’ di giallo, un po’ di romance e non mancano le «americanate» con tanto di esplosioni di auto e altro, un po’ un Bruce Willis in gonnella ma più imbranata che comunque porta a casa il risultato. Io la adoro e consiglio vivamente questo libro e quelli che seguono…
Ho comprato questo libro perchè mi hanno regalato l’ultimo della serie (Stephanie ammazza sette) e mi è sembrato opportuno partire dall’inizio. Comprerò anche gli altri. Stephanie mi ricorda un pò la protagonista della trilogia di Stiegg Larsson, meno eccessiva e violenta però. Lo consiglio.
Mi stupisco di come una tale saga possa aver avuto un simile successo! Qualsiasi elemento di questo libro, tra cui il tanto decantato humour, è incentrato su un «sessismo» che risulta degradante in ugual misura sia per i personaggi maschili sia per quelli femminili. Piena di battute volgari, la narrazione si risolve in una bolla di sapone molto scontata e, a peggiorare il tutto, lo stile è pessimo.