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Si legge molto velocemente ma alla fine non mi ha lasciato molto. A parte il gatto Felix e Pandora gli altri soggetti mi sono sembrati superficiali.
Non leggo volentieri i romanzi, preferendo la saggistica. Questo libro mi ha incuriosito per l’argomento trattato: la scrittura sotto anonimato o sotto pseudonimo. Uno scrittore intrattiene rapporti attraverso e.mail con alcuni interlocutori alquanto singolari, conosciuti o meno personalmente. Con essi intraprende delle competizioni paradossali o insensate. In tema di comunicazione rileva l’aspetto sociologico delle relazioni interpersonali così snaturate dal dilagare del mezzo tecnologico. Sembra di dialogare con tante persone, ma sempre più si affonda nella propria solitudine e nelle proprie paranoie. Davanti allo schermo dove compaiono i messaggi, si riflette, si aspetta, si decide di rispondere in un modo o in un altro o di non replicare affatto. Tutta la relazione si esaurisce in sé stessa. Produce in comunicazione l’effetto che in fisiologia produce il matrimonio tra consanguinei. Il protagonista ha un rapporto, però, assiduo e costante, umano quasi, con il suogatto Felix, del quale ha preso anche il proprio nickname.