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Merita le 5 stelle questo bel romanzo d’esordio di Crapanzano. Un giallo di matrice classica, senza troppi fronzoli, tutto basato sull’analisi dei comportamenti umani e sugli interrogatori delle persone coinvolte. Bei dialoghi, belle descrizioni dell’atmosfera milanese e una soffusa delicatezza nella stesura dell’impianto narrativo e nella caratterizzazione dei personaggi, fanno di questo libro una piacevolissima lettura.
Merita le 5 stelle questo bel romanzo d’esordio di Crapanzano. Un giallo di matrice classica, senza troppi fronzoli, tutto basato sull’analisi dei comportamenti umani e sugli interrogatori delle persone coinvolte. Bei dialoghi, belle descrizioni dell’atmosfera milanese e una soffusa delicatezza nella stesura dell’impianto narrativo e nella caratterizzazione dei personaggi, fanno di questo libro una piacevolissima lettura.
voto medio ma giudizio nel complesso positivo. Stile non particolarmente accattivante, si vede che il sig. Crapanzano nella sua vita ha fatto altro e che questo è il suo primo libro, personaggi così così, il protagonista non è uno di quei personaggi che ti colpiscono al primo sguardo, e anche i comprimari sono un po’ delle macchiette, però, nonostante questi difetti, il libro lo ho letto volentieri, molto accurata l’ambientazione, un giallo classico che si legge volentieri e che non annoia. Sicuramente proseguirò con la serie dell’ispettore Arrigoni
non avrò la sensibilità dei recensori che mi hanno preceduto (il mondo è bello perché vario)…ma a volte penso che l’editoria stia veramente esagerando nel pubblicare ( e reclamizzare ) troppi libri. Non basta descrivere un quartiere o un’epoca per fare di ogni gialletto un’opera interessante. Qui il compiacimento dell’autore, il dilungarsi inutilmente senza senso, al limite della ridondanza, e l’assenza di una trama gialla quanto meno intrigante sono forieri di noia, rabbia (per aver speso inutilmente dei soldi) e dubbi sul destino dell’editoria italiana .