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Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l'Europa

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Titolo: <strong>Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l'Europa</strong></br></br>
Autore: <strong>Vittorio Feltri,Gennaro Sangiuliano</strong></br></br>
Editore: <strong>Mondadori</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788804652045</strong></br></br>

<p>Lettere riservate a capi di governo, telefonate segrete alle più alte cariche di Stati sovrani, pressioni esercitate in mille modi da poteri forti che si muovono al di fuori e al di sopra delle elementari regole democratiche. La storia del ruolo svolto in questo inizio secolo dalla Germania in Europa, e in particolare nell'Unione europea, è ancora tutta da raccontare, soprattutto in relazione alle vicende politiche dell'Italia, il paese che per decenni è stato suo partner amichevole ma anche temibile concorrente economico sui mercati mondiali. Di questa storia, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano tracciano qui il quadro generale e non esitano a parlare di "Quarto Reich", una formula che, lungi dall'essere una banalizzazione giornalistica, è la sintesi estrema, e forse inquietante, della situazione venutasi a creare nell'area euro. In un decennio, infatti, grazie alla moneta unica e alla gabbia istituzionale dell'Unione, la Germania è riuscita a costruire sul Vecchio Continente una condizione di predominio economico e di egemonia politica. L'impossibilità di dissentire sulle leggi del rigore dettate dagli euroburocrati e ispirate da Berlino ha privato gli altri paesi membri di ogni reale sovranità economica e ha concentrato tutto il potere decisionale nelle mani delle élite e delle strutture comunitarie. Ma se per i cittadini tedeschi l'"era del Quarto Reich" significa benessere, lavoro e crescita, per le altre nazioni, soprattutto del Sud Europa, vuol dire povertà, disoccupazione e recessione.</p>
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<strong>Germania</strong> Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia <br/>Nel 1933, anno in cui Adolf Hitler divenne Cancelliere, il numero di zingari nel <strong>Reich</strong>, che vivevano in gruppi itineranti in tutta la <strong>Germania</strong>, ammontava a circa 25 <br/>Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale <br/>ma dove sono i filosofi italiani oggi?! poco coraggiosi a servirsi della propria intelligenza e a pensare bene "dio", "io" e "l’italia", chi piu’ chi meno, tutti <br/>POD: Il re dei Visigoti Alarico, della dinastia dei Balti, dopo aver saccheggiato Roma, intendeva spostarsi in Africa attraversando l'Italia meridionale.<br/>Home. Tesine. Relazioni. Riassunti. Temi. Italiano. Latino. Storia. Matematica. Ecdl. Forum maturità. Scienze. Inglese. Economia. Informatica. Università . Esami stato<br/>I VERI PADRONI del MONDO e della SANITA' = i BANCHIERI..sono i proprietari e quindi possessori dei pacchetti "azionari" di controllo di<br/>DONNE, UOMINI E VIOLENZA: "Parliamo di FEMMINICIDIO". Dalla democrazia della "volontà generale" alla democrazia della "volontà di genere". L’importanza della <br/>e siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono tutti debitori del popolo Sovrano, altro che "creditori". Il batter moneta, come anche il crearsi un <br/>Il nome odierno del paese <strong>ha</strong> subito una lenta trasformazione nei secoli. Tradizionalmente, si suppone che il nome sia di origine romana e che sia un 
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Verissimo e inquietante. Attuale. Da leggere per comprendere meglio il baratro in cui stiamo sprofondando fin troppo velocemente. E chi, ancora oggi, non vuole accorgersi di questa Europa germanizzata, succube del potere teutonico, vittima dei poteri ed interessi tedeschi, lo farà presto. Sulle propria pelle, contando i pochi spiccioli rimasti in tasca.

E’ una visione di parte, del resto non condivido i libri di Vittorio Feltri. Del resto la storia ci insegna, senza finire mai di stupire, come sia avvenuto il contrario: ossia l’Europa si è fatta «sottomettere» dall’organizzata Germania. Inoltre fin quando ci saranno alcuni illustri personaggi che continuano a sostenere che è meglio toglierci dall’euro e, ancora peggio, dall’Europa è chiaro che ci saranno persone che in periodo di crisi non vedono più in la dei localismi. La Germania fa bene a fare quello che sta facendo, tuttavia è il resto dell’Europa che fa male a reagire nelle modalità attuali.