Il silenzio e l'ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi Scarica PDF EPUB

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Il silenzio e l'ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi

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Titolo: <strong>Il silenzio e l'ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi</strong></br></br>
Autore: <strong>Franco Battiato</strong></br></br>
Editore: <strong>Castelvecchi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788868264123</strong></br></br>

<p>Quattro incontri con altrettanti ricercatori di verità, esseri umani dai percorsi di vita molto diversi, ma uniti dalla stessa apertura al dialogo, da un'analoga sete di conoscenza. La conversazione è il cuore di questa raccolta, nella quale Franco Battiato con l'aiuto dei suoi interlocutori, affronta gli argomenti cardine della sua visione del mondo: ii rapporto con il divino, le applicazioni concrete delle pratiche mistiche, la reincarnazione, l'eccellenza nell'arte. È sorprendente allora notare come i quattro testi scelti per questo libro, brevi e bilanciati dal discreto interloquire del conduttore, si richiamino sottilmente l'uno con l'altro: dall'alchimia visionaria di Alejandro Jodorowsky, all'esperienza profonda del sufismo per un intellettuale come Gabriele Mandel, alla scoperta della tradizione vedica per il musicista Claudio Rocchi. Temi ricorrenti quali il valore del silenzio, l'attenzione per il corpo, l'affermazione di uno spazio interiore e il superamento della dualità assumono qui la forma di piccole ma luminose scintille di riflessione, che trovano nelle parole di Raimon Panikkar, grande costruttore di ponti tra le tradizioni religiose, la loro più vertiginosa definizione.</p>
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Queste quattro conversazioni di Battiato sono la trascrizione di altrettanti brevi interventi registrati per il canale satellitare Rai Doc, e come tali vengono commentate dalla postfazione di Giuseppe Pollicelli. Il ruolo dell’artista siciliano sembra essere di puro supporto alle parole degli intervistati, uno stimolo discreto al chiarimento di alcuni concetti fondamentali del loro pensiero, ovviamente banalizzato e reso facilmente fruibile in poche righe. Così all’islamista sufi Gabriele Mandel Battiato pone domande sul misticismo e sulla reincarnazione («Non siamo forse noi una goccia di quell’oceano infinito, a cui tendiamo e a cui ritorniamo che è Dio?») al musicista Claudio Rocchi su dualismo e unità, passato e presente, sesso e castità («Ciò che è utile in un contenitore è il vuoto, perché un contenitore pieno non può contenere più nulla») al regista Alejandro Jodorowsky su scienza, rapporto tra maschile e femminile, alchimia, libertà, energia vitale («Dio o il diavolo sono un’energia a nostra disposizione»). Ma è soprattutto con il grande studioso delle religioni, e mistico ecumenico Raimon Panikkar che Battiato trova una particolare sintonia di emozioni e riflessioni: «Nella vita quotidiana di noi uomini manca molto la profondità, siamo talmente distratti dai mille gadget della tecnologia…Ebbene, se c’è un compito che spetta alle religioni è quello di andare in profondità!…penso che oggi essere religiosi significhi non essere settari… l’unica vera religione…è quanto ci lega e ci slega dalla realtà». Tempo ed eternità si compenetrano, non sono uno precedente o successivo all’altro Panikkar conia a questo proposito il neologismo «tempieternità»: « Cogliere i momenti tempiterni in ogni istante è la chiave della felicità