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Il libro propone una critica serrata al personaggio e all’opera di Franz Anton Mesmer, da più parti considerato un precursore della psicoterapia. La critica, appoggiata su documenti autentici, in gran parte scaricabili da internet, ricostruisce la vita di Mesmer e il suo tentativo di affermare le tesi e la prassi definite come «magnetismo animale». I quattordici capitoli sono strutturati in modo da presentare i momenti salienti della vita di Mesmer, soprattutto del periodo parigino tra il 1778 e il 1785, corredati da ampie citazioni tratte dai suoi libri e dagli scritti di contemporanei favorevoli e contrari al suo metodo. Al termine di ogni capitolo, una Riflessione riassume i significati e i nessi che rendono attinente anche ai giorni nostri la vicenda di Mesmer. L’obiettivo è quello di fornire a tutti coloro che si interessano di psicoterapia, ma anche ai fruitori della medesima, ovvero i pazienti, una chiave di lettura per riconoscere le radici del processo terapeutico nel quale sono implicati. Il fine è quello di evidenziare l’estraneità della modalità carismatica e mistificante dal terreno professionale autentico della relazione psicologica ai fini di cura. Sulla scia del racconto asciutto e sintetico della vita di Mesmer, emergono le caratteristiche strutturali di quello che risulta essere il primo tentativo di intrusione dell’antica mentalità magica e mistica nel nascente contesto di affermazione della scienza così come la conosciamo al momento attuale. Se per le altre discipline, come la medicina, non c’è più lo stesso rischio di confusione che si determina nei fatti narrati dal libro, sembra che per la psicoterapia permanga ancora il pericolo di commistione tra vecchi paradigmi ancora condizionati da una mentalità pre-scientifica o pseudoscientifica e il più recente modello operativo della relazione terapeutica ispirata alle conoscenze giustificate da evidenze scientifiche.