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Da tutti i libri di Borgna emerge sempre una grande umanità , l’esperienza e la riflessione di uno studioso che ha imparato ad ascoltare prima di incasellare nei dsm vari il vissuto dell’uomo. In questo libro riprende temi e concetti già in buona parte presenti nei testi precedenti , ma è sempre gradevole rileggerlo e meditarlo , anche perchè si intuisce che la psichiatria (come Borgna la intende) è sempre una «scienza» incerta … una narrazione continua su ciò che si ascolta e si guarda . Sempre intense e utili le citazioni letterarie , e i paragrafi sulle esperienze mistiche sono pregni di significato.
Tutti i libri del professor Eugenio Borgna, psichiatra di fama internazionale,hanno indagato il mistero della sofferenza umana,nei vari aspetti della malattia psichica:dalla schizofrenia all’ansia,dalla malinconia alla depressione ma sempre con cuore attento ad ogni vibrazione dell’anima e della mente umana:quindi anche alle emozioni,alle attese,alle speranze che nutrono il vivere quotidiano delle persone,sane o malate che siano.In quest’ultima opera,è l’universo sconfinato delle varie solitudini che viene affrontato,anche con l’ausilio di apporti culturali diversi,che sconfinano nella filosofia,nella religione,nel cinema e nella musica,nella letteratura, citando nomi eccelsi di intellettuali che hanno esplorato più le intermittenze del cuore che le diverse forme della razionalità.La solitudine è cosa ben diversa dall’isolamento,che Eugenio Borgna definisce «come solitudine negativa,in cui si è chiusi in se stessi,perduti al mondo e alla trascendenza nel mondo».Mentre la solitudine arricchente,come il silenzio,«è esperienza interiore che ci aiuta a vivere meglio la nostra vita di ogni giorno..in essa avvertiamo l’importanza della riflessione e della meditazione,della sensibilità e della carità,delle attese e della speranza,della contemplazione e della preghiera.«Quali sono invece le cause che inducono a isolarsi, a chiudersi in «una prigione senza porte»? Borgna ne elenca molte:«la malattia depressiva,la mancanza o la perdita di persone amate,la dissolvenza di ruoli sociali significativi..ma anche la nostra indifferenza e la nostra noncuranza,la nostra desertificazione emozionale,il nostro rifiuto dell’amore.«E ancora il dolore fisico,le crisi di fede,la timidezza,i sensi di colpa,l’acutizzarsi di conflitti sociali,l’angoscia. Nell’esplorare i più diversi percorsi umani, dalla mistica alla ricerca della felicità perduta,dall’immaginazione poetica al baratro della malattia e della morte,Borgna arriva infine a dare della solitudine una visione positiva e salvifica.