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Soldaten. Combattere uccidere morire. Le intercettazioni dei militari tedeschi prigionieri degli Alleati

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Titolo: <strong>Soldaten. Combattere uccidere morire. Le intercettazioni dei militari tedeschi prigionieri degli Alleati</strong></br></br>
Autore: <strong>Sönke Neitzel,Harald Welzer</strong></br></br>
Editore: <strong>Garzanti Libri</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788811684930</strong></br></br>

<p>Nel corso della seconda guerra mondiale, gli inglesi e gli americani intercettarono sistematicamente le conversazioni di migliaia di prigionieri tedeschi. Registrarono su vinile i passi più interessanti e redassero copie a stampa riempiendo oltre 150 mila pagine di verbali. Questi verbali sono rimasti custoditi per decenni negli archivi di stato a Londra e a Washington e sono stati scoperti e presi in esame per la prima volta da uno storico, Sönke Neitzel, e da uno psicologo, Harald Welzer, solo a partire dalla fine degli anni Novanta. È una documentazione unica nel suo genere, sia per la qualità dei contenuti sia per l'enorme quantità di materiale, e offre una chiave di lettura inedita e sconvolgente della guerra, dei suoi orrori e dell'animo di chi è chiamato a combatterla. Senza sapere di essere ascoltati, soldati e ufficiali della Wehrmacht parlano liberamente e fanno a gara tra loro per dimostrare di essere stati più brutali e spietati degli altri. Rivelano segreti militari e dettagli tattici, discutono di armi e operazioni militari, ma esprimono anche la loro opinione su Hitler, sui nemici, sulla guerra, sulle SS, sullo sterminio degli ebrei. Soprattutto, manifestano senza inibizioni i loro sentimenti durante le azioni e il piacere che provavano nelle uccisioni più crudeli. "Soldaten" ci restituisce per la prima volta con questa ampiezza, profondità e forza l'immagine della guerra così come è stata vissuta da chi combatteva.</p>
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Monographien. <strong>Soldaten</strong>. Protokolle vom Kämpfen, Töten und Sterben, Frankfurt/Main 5. Auflage 2011 [zus. mit Harald Welzer] [auch als Band 1139 der Schriftenreihe 
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Interessante, è un punto di vista inedito ed estremamente istruttivo.

Un saggio, una raccolta e un documento straordinario. All’inizio vi è un’introduzione dei due scrittori ove spiegano perchè han voluto «radunare» queste voci. E soprattutto spiegano che la guerra per un tedesco era normale ed essere crudele era giusto. Bisgona sapere che i tedeschi venivano picchiati aa scuola e i soldati nazisti erano addestrati al dolore e alla crudeltà per questo provavano quasi divertimento ad uccidere durante la guerra mondiale e spiegano (gli autori) di non scandalizzarsi troppo quando un soldato dice:» che bello ucciderli e vederli soffrire!«. Poi trattano dell’odio verso gli ebrei: anche questo era normale perchè era inculcato loro che era necessario odiarli, erano ovunque e avevano poteri. …. Inutile dirvi che il magone allo stomaco mentre leggevo era enorme. Ho impiegato molto a finire questo libro perchè lo «parcheggiavo». Troppo orrore mi ha fatto star male e su qualche pagina ho versato lacrime. «Sentire» i soldati dire che era giusto stuprare un’ebrea e poi ucciderla altrimenti la razza si sarebbe mescolata…. e poi le file delle persone (anche non ebrei) per essere fucilati.. e LO SAPEVANO Chi moriva sapeva perchè prima facevano scavare loro le fosse….. Mi sembrava di sentire le urla dei bambini e i pianti delle madri… Devo ammettere che vi è una parte ove alcuni (pochi) soldati tedeschi dicono che questo orrore era troppo e non era giusto ammazzare le persone in questo modo. Ma loro avevano degli ordini……….. Per riflettere…..per cercare di capire e per sapere ..ve lo consiglio………. ma vi dico: è crudo! A volte si può pensare «assurdo» ma è vero!