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La prima puntata mi è piaciuta di più. Qui prevalgono gli spunti «profetici» alla Altieri (ma senza raggiungerne la profondità) tra guerre per l’energia e contractors vari, ma alla fine la trama è zoppicante e l’intreccio stiracchiato fino alle 370 pagine del volume (con un centinaio di meno si aveva un romanzo più serrato e, probabilmente, più godibile). Di certo una discreta storia, ma a quel prezzo prendete tre avventure di Renard …….
La seconda avventura della DSE conferma il successo di «Ora Zero» e l’abilità di Stefano Di Marino nell’intrecciare entusiasmanti trame di spionaggio. I personaggi di Bruno Genovese e Linda Casillas sembrano nati apposta per trasmetterci emozioni forti e per questo non si può fare a meno di amarli. Personalmente tra i 2 libri che narrano le loro gesta continuo a preferire «Ora Zero
Un buon seguito della prova precedente. A quanto pare forse non apprezzatissima (almeno come vendite) visto che questa volta si è passati direttamente alla edizione in brossura, saltando quella rilegata. E in contemporanea esce nelle edicole l’ultima avventura di Chance Renard nell’ultra-economica collana di Segretissimo. E’ un peccato, perche Di Marino/Gunn (e gli altri innumerevoli pseudonimi) crea delle eccellenti storie d’azione, un po’ orfane nel desolante panorama italiano, che predilige investigatori cerebrali alla Montalbano o serial killer assortiti. Di Marino non raggiunge gli apici del primo Altieri (ne si perde nei voli pindarici dell’ultimo) e forse si perde un po’ nella trama sfilacciata, ma come il buon Alan descrive scenari futuribili, ma non troppo improbabili.
Dopo «Ora Zero» Stefano Di Marino prosegue narrandoci le vicende della Divisione Sicurezza Europea, del Comitato e di Bruno Genovese. Anche qui non resteranno delusi gli amanti dell’azione, delle emozioni e tutti coloro che non temono di dimenticare l’esistenza… dell’orologio leggendo un libro. Ma…qui c’è anche qualcos’altro: nella storia l’autore ci dipinge un futuro tanto prossimo da risultare attuale con eserciti formati da «contractors» privati (vedi guerra in Iraq), compravendita di energia Europa-Russia (vedi i giornali di questi giorni), facendo sì che il lettore oltre a intrattenersi, rifletta, in una sorta quasi di libro-saggio: non male per una letteratura (cosiddetta) «d’evasione»…