|
Mamma mia! Per chi di matematica ha qualche concetto e’ a dir poco fastidioso doversi ricordare ogni volta che si legge «integrali» che si tratta di «interi». Sembrera’ una stupidaggine ma rende poco scorrevole la lettura ogni volta che si incontra il termine. Trovo scandaloso che abbiano dato un tale prezzo ad un libro che non ha neanche una traduzione decente.
Sono daccordo che la traduzione è scandalosa. Però anche il libro non mi è sembrato un granché. Wallace ci ha messo tanto impegno, e si vede, ma a tratti sembra più un canovaccio di appunti scritti per se medesimo che un’opera pensata per essere pubblicata.Avrebbe dovuto essere riscritto da capo per avere un senso.
(NOTA: io ho letto la versione originale e non la traduzione…)
David Forster Wallace non è un matematico, ma un romanziere. Però ha indubbiamente conoscenze matematiche non solo di base, come si può leggere in questo saggio il cui titolo è già di per sé affascinante. Sicuramente però è un affabulatore, e lo si vede perfettamente dal testo, che sembra più la trascrizione di una serie di lezioni orali che un manuale vero e proprio. Con la scusa di non risultare ripetitivo, inserisce abbreviazioni a iosa si lamenta di quelo che scrivono gli altri autori di libri divulgativi sui matematici ogni tanto spunta un GLOSSARIO DI EMERGENZA per i termini che potrebbero essere più astrusi per i non matematici continua a inserire digressioni (magari tra parentesi, e magari innestando un’altra parentesi (proprio come sto facendo ora!)) per tornare regolarmente al punto di partenza si arroga il diritto di definire molti paragrafi IYI («if you’re interested
Seguo le operazioni editoriali di Codice sin dalla pubblicazione dello splendido volume di Stephen J. Gould, e trovo che la ricerca dei titoli sia attenta e curata. Come nel caso di Foster Wallace. Purtroppo viziata da un errore molto stigmatizzato ma compensato dalla voglia di proporre titoli e opere di valore. Una notevole prova di Foster Wallace.